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di Barry Sonnenfeld, con Will Smith, Kevin Kline, Kenneth Branagh, Salma Hayek
(Stati Uniti, 1999)
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In un cinema che sembra sempre più impotente (nella dismisura del grande spettacolo svuotato dei suoi miti, come nella commedia prosciugata dalla fretta schematica dell'andazzo televisivo) a testimoniare di un mondo contemporaneo in drammatica agitazione ed evoluzione si agitano strani ectoplasmi come WILD WILD WEST. Che dovrebbe essere, se ho capito bene nel sopore dilagante, il tentativo di adattare una serie televisiva di successo degli anni l965 - l969 intitolata "I misteri del West": fatto per introdurre nel quadro mitico del western umori teoricamente più alla moda, come gli effetti speciali o le peripezie nonsensistiche alla 007. Un regista come Barry Sonnenfeld (autore del dissacrante e giubilatorio MEN IN BLACK) poteva apparire, in effetti, l'uomo giusto. Ahimè, non basta la presenza del simpatico Will Smith nei panni di un pistolero black, di Kevin Kline che campa un astruso inventore o del cattivo di turno interpretato da un Kenneth Branagh in sedie a rotelle per ottenere quelle atmosfere postmoderne che, forse, erano nelle intenzioni degli autori. O, più umilmente ad assicurare quel minimo di spasso.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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SONNENFELD BARRY 
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